Wollongong 2022, Alberto Bettiol: “Mi sono preparato per i Mondiali tutto l’anno. So di essere il leader ma non sono sotto pressione e mi sento bene”

Alberto Bettiol pronto ad affrontare la prova in linea dei Mondiali di Wollongong 2022. Assieme ad Andrea Bagioli e Matteo Trentin, il toscano della EF Education-EasyPost sarà uno dei tre leader della nazionale per la gara di domenica 25, nella quale gli azzurri avranno il non facile compito di provare a conquistare quella maglia iridata che per l’Italia manca dal 2008, quando Alessandro Ballan si impose a Varese. Il 28enne, capace tre anni fa di vincere il Giro delle Fiandre, è consapevole di non essere tra i favoriti principali al successo, ma in un’intervista a Cyclingnews si è detto ben preparato per la sfida.

So di essere il leader designato della squadra italiana ma non sono sotto pressione e mi sento bene – le parole di Bettiol – Non vedo l’ora che arrivi il mondiale, non ho paura, qualunque cosa accada […] Mi sono preparato per i Mondiali tutto l’anno, con il grande supporto della EF Education-EasyPost e in particolare del mio direttore sportivo Charly Wegelius, che mi conosce bene”.

Il 28enne farà parte di una squadra piuttosto giovane, che non parte con i favori del pronostico: “Matteo Trentin è un co-leader e capitano di strada. Siamo amici e anche compagni di squadra e abbiamo già fatto tre Mondiali insieme. Siamo una squadra giovane, ma siamo uniti e abbiamo un mix di esperienza e giovani talenti. Quando la gara esploderà dovremo essere bravi a usare i corridori giusti al momento giusto e nel posto giusto. Non siamo i favoriti e questo dovrebbe aiutarci a correre senza alcuna pressione extra durante la giornata“.

Il corridore toscano ha poi parlato delle sue ultime annate, influenzate da diversi problemi fisici: “Ne ho passate tante da quando ho vinto il Giro delle Fiandre, cose che la maggior parte delle persone non conosce e non capisce come mi abbiano influenzato. Ero gravemente malato di colite ulcerosa cronica e temevo di avere un tumore. Non ho corso per due lunghi periodi durante il trattamento. Ho perso anche il mio agente e buon amico Mauro Battaglini a causa di un cancro[…] Ho anche subito cambiamenti nella mia vita personale. Forse sembra che sto inventando scuse per gli ultimi tre anni, ma è la verità. È stato un periodo pazzesco ma tutto quello che è successo mi ha reso più maturo e ora più forte che mai“.

Riguardo alla gara di domenica, invece, Bettiol ha un suo favorito: “Si parla molto di altri corridori come van Aert, Girmay e Matthews, ma il mio favorito è Mathieu (Van Der Poel, ndr). È abituato a correre poco ma è sempre subito in forma. Sa come allenarsi e quando si concentra su un grande obiettivo raramente sbaglia. Chi lo conosce mi ha detto che si è allenato troppo in quota tra il Giro e il Tour e quindi era stanco. Sono sicuro che si è riposato e ha imparato la lezione”.

“Sono sicuro che nessuno vuole portare Matthews, van Aert e Girmay al traguardo perché vinceranno lo sprint – ha proseguito il 28enne – Ciò significa che potrebbe essere una gara difficile e selettiva. Si adatta a corridori con resistenza ed esperienza nelle grandi Classiche. Noi non possiamo correre sulla difensiva, dobbiamo aspettarci eventuali attacchi e anticiparli. Sono sicuro che non saremo soli a correre così”.

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